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Addio del Napoli all’Europa League

Ed ora spazio al Campionato.
Una cocente ma meritata sconfitta per gli uomini di Spalletti stasera al Maradona per l’incontro di ritorno dei sedicesimi di Europa League contro il Barcellona.
Un abbraccio sentito dei giocatori di entrambe le squadre che hanno sorretto uno striscione di invito a cessare le ostilità tra Unione Sovietica e Ucraina ha preceduto le ostilità calcistiche.

Però, nonostante il sostegno dei 42mila spettatori, il Napoli non è riuscito mai ad impensierire più di tanto i catalani, apparsi particolarmente in palla e che hanno affrontato gli azzurri con il piglio dei più forti, sapendo di esserlo.

Già al 9′ gli ospiti erano in vantaggio con Jordi Alba che ha sfruttato un contropiede generato da un calcio d’angolo del Napoli giocato male da Insigne, per poi raddoppiare con de Jong dopo appena 4′ grazie ad un eurogol da cineteca calcistica, una pennellata a giro nell’incrocio dei pali da tre metri fuori area.

Un uno-due che avrebbe messo a tappeto chiunque, ma i partenopei hanno continuato a crederci, accorciando al 23′ grazie ad un rigore provocato da Osimhen, atterrato ai limiti dell’area dal portiere catalano, e messo a segno da capitan Insigne.

Per il rigore è dovuto intervenire il VAR che ha corretto la decisione iniziale dell’arbitro russo Sergei Karasev, per nulla casalingo, che aveva fischiato il fallo dal limite dell’area.

Purtroppo per gli azzurri, la supremazia ospite l’ha fatta da padrona e già nel finale del primo tempo, al 45′, una rete di Piqué riportava nuovamente il Barca in vantaggio di due reti. Punteggio poi che diventava più rotondo al 59′ con Aubameyang.

Fischi ingiustificati all’82esimo accompagnavano l’uscita dal campo del capitano degli azzurri, Lorenzo Insigne, che lasciava il terreno di gioco per essere sostituito da Petagna.

Nel finale, all’87esimo, il gol della bandiera di Politano rendeva meno amara la sconfitta e l’abbandono definitivo degli azzurri dall’Europa League.

Insomma una partita con poche emozioni in casa azzurra, dove la supremazia dei catalani è emersa per l’intero incontro e nei vari settori di gioco. Da questo momento, dunque,  tutte le energie degli azzurri devono necessariamente essere indirizzate verso il Campionato, avendo con questa sconfitta il Napoli abbandonato anche il secondo obiettivo di stagione, dopo l’uscita della Coppa Italia contro la Fiorentina.

Ma il terzo ed ultimo obiettivo è ancora alla portata e chissà se avendo solo questo come obiettivo finale, alla lunga non possa ritornare utile per il Napoli questa uscita dall’Europa.

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