CALCIO NAPOLISPORT

Si decide al Maradona: primo round al Milan

Si decide tutto al Maradona fra 6 giorni, purtroppo saranno assenti per squalifica Anguissa e Kim.

Il Milan si aggiudica il primo round dell’incontro e volendo riassumere la partita del Napoli in una battuta, possiamo affermare che doveva andare meglio … ma sicuramente poteva anche andare peggio.

Il Napoli esce sconfitto al Meazza di Milano con un risultato di misura, 1 a 0, grazie ad una rete di sinistro di Bennacer al 39’ del primo tempo, tiro a mezz’altezza toccato ma non respinto con i piedi da Meret, che conclude a rete, a conclusione di un contropiede micidiale avviato da Brahim Diaz e grazie ad un intervento prodigioso di Maignan che, con il Napoli in dieci uomini per l’espulsione di Anguissa per doppia ammonizione, a 3’ dalla fine, nega la conclusione ravvicinata di Di Lorenzo su assist di Politano.

Un arbitraggio insufficiente del romeno Istvan Kovacs ha condizionato l’incontro, consentendo un gioco falloso in troppe circostanze nel primo tempo senza estrarre il cartellino e decidendo di intervenire solo al 37’ per ammonire Zielinski e al 44’ per sanzionare l’allenatore del Milan, Pioli. Lo stesso arbitro consentiva, irresponsabilmente, una protesta plateale di Leao, che al 26’ con un gesto di stizza calciava, fracassando, l’asta della bandierina, determinando così un’interruzione di gioco nell’attesa della sostituzione.

Nel secondo tempo l’atteggiamento dell’arbitro Kovacs invece cambiava nella direzione opposta, dando l’avvio al valzer dei cartellini, che di fatto comprometterà la partita di ritorno del Napoli, per le assenze di Anguissa, espulso per doppia ammonizione e di Kim, che essendo già diffidato, salterà anch’egli l’incontro di ritorno per il cartellino subìto.

Volendo però riavvolgere il nastro dell’incontro, va detto che il Napoli sarebbe potuto andare in vantaggio dopo appena 50 secondi se Kvartskhelia non avesse graziato il Milan consentendo un salvataggio sulla linea di Krunic e se Mario Rui, sulla ribattuta non avesse calciato sopra la traversa.
Ancora al 3’ è Anguissa che dal limite vede la sua conclusione deviata da Maignan sopra la traversa.
Il primo cartellino negato dall’arbitro è per Lobotka, al 6’, graziato per un fallo commesso.

La seconda grande parata dell’incontro di Maignan è al 12’ che con il braccio di ritorno devia in angolo un bolide centrale di Zielinski dal limite.
E’ ancora Zielinski che al 23’, con un tiro a giro, manda il pallone sopra il montante.

Il primo vero squillo rossonero avviene al 25’ grazie ad una progressione impressionante di Leao, che dalla linea di centrocampo mette il turbo e giunto al limite con un tiro diagonale mette la sfera di poco fuori, in direzione secondo palo.

Il secondo cartellino negato è come già descritto al 26’ a Leao che litiga con l’asta della bandierina.

Successivi cartellini negati per Krunic per fallo su Zielinski al 32’ e dopo appena 1’ a Kim per fallo su Giraud.
Invece al 37’ l’arbitro romeno decide di cambiare atteggiamento, estraendo il primo cartellino per Zielinski in ritardo su Krunic.

Al 39’ è Bennacer che va in rete e che porta il Milan in vantaggio.

Brividi infine per gli uomini di Spalletti, al terzo dei quattro minuti di recupero assegnati, per una traversa piena di Kjaer grazie ad un potente colpo di testa che fa letteralmente tremare il montante, raccogliendo un traversone, del terzo corner di fila, assegnato al MIlan nei minuti di recupero.

Nella ripresa, metabolizzato l’1 a 0, gli uomini di Spalletti si riappropriano del pallino di gioco.
Oltre un minuto e mezzo, che non verrà recuperato, è stato perso dall’arbitro per aggiustare il trasmettitore che lo mantiene in contatto con gli assistenti di linea.

Al 50’ è ancora Maignan protagonista, deviando sulla traversa un tiro di Elmas, in versione centravanti.
Al 60’ è ammonito Bennacer per un fallo su Anguissa.

Il primo cambio dell’incontro è al 67’ con l’innesto di Saelemaekers al posto di Bennacer, mentre al 69’ entra in campo Raspadori che sostituisce Lozano, mai apparso determinante. L’ex Sassuolo si posiziona come centravanti, mentre Elmas si riporta sulla destra.

Svolta dell’incontro al 71’ con l’ammonizione di Di Lorenzo per una protesta non apparsa così veemente e di Anguissa per fallo su Theo Hernandez. Dopo appena 3’ una seconda ammonizione di Anguissa lascia il Napoli in 10 e da questo momento è tutta un’altra partita. Lo dimostra lo stesso Kim che viene ammonito al 78’ per una plateale protesta e che essendo diffidato salterà la gara di ritorno.

All’81esimo entrano Politano per Kvaratskhelia, Ndombele per Zielinski e Olivera per Mario Rui.

Momento clou del secondo tempo è all’87’, con il Napoli in 10, che se tra i pali dei rossoneri non ci fosse uno dei migliori portieri al mondo, il tiro di Di Lorenzo si sarebbe sicuramente insaccato e consentito il pareggio e che di fatto sicuramente sarebbe stato il risultato più giusto.

Ma alla fine della fiera, va bene così; al Maradona tra meno di una settimana il responso per definire chi meriterà di affrontare in semifinale il vincitore tra Benfica e Inter e la raccomandazione del mister Spalletti ai tifosi del Napoli appare molto più di una provocazione “Se al ritorno i nostri tifosi fanno come l’altra volta lascio la panchina”.

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