Napoli-Eintracht Francoforte 3-0
Una pagina di storia scritta stasera al Maradona

600 delinquenti e per piacere non chiamateli tifosi, mettono in ostaggio una città, occupando uno dei salotti belli della città come Piazza del Gesù, creando disordini, cariche della Polizia, distruzione di locali pubblici, gazebi divelti, auto della Polizia data alle fiamme; ecco quanto avvenuto nelle ore che precedono Napoli-Eintracht Francoforte, gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League.
Ma tutto ciò non ha scalfito la determinazione degli uomini di Spalletti, che consapevoli della loro forza, hanno di fatto strapazzato i tedeschi, giocando con scioltezza e sconfiggendoli con 3 reti a 0, scrivendo così una pagina storica per il Calcio Napoli. Ed ad una delle mie domanda poste in Mixed Zone a Juan Jesus della serie “l’appetito vien mangiando e quanto Voi calciatori del Napoli siete affamati” la risposta datami dal difensore brasiliano è stata chiara e precisa, ovvero quella che mi aspettavo, “TANTO” !
E di fatto anche stasera il Napoli, imbattuto in casa in Champions League da 12 partite, grazie a 9 vittorie e 3 pareggi e reduce dal successo casalingo per 2-0 sull’Atalanta, al Maradona contro l’Eintracht Francoforte ha dato messaggi ben precisi agli avversari di Champions e del Campionato, ovvero la consapevolezza di essere una squadra forte, determinata, ben messa in campo, dove devono essere le avversarie a temere e non certo gli undici azzurri che di volta in volta vengono schierati in campo.
E’ per vero che la squadra allenata da Glasner non stava attraversando un buon momento, reduce da appena due punti in Bundesliga nelle ultime tre partite, ma siamo certi che contro il Napoli visto stasera avrebbe perso a prescindere, anche se avesse brillato maggiormente.
E riavvolgendo nei dettagli il nastro della gara, già dopo appena 1′, dopo aver battuto il calcio d’inizio, la squadra azzurra guadagnava il primo calcio d’angolo, grazie ad una respinta in corner del portiere Trapp su conclusione di mancino dal limite di Politano.
Solo al 9′ a seguito del primo calcio d’angolo per l’Eintracht Francoforte, un colpo di testa di Borré ha attraversato lo specchio di porta, perdendosi sul fondo.
Al 15′ galoppata sulla destra di Politano che entra in area e serve al centro, ma la difesa tedesca fa buona guardia.
Al 18′ Kvaratskhelia si impossessa della palla e come un indemoniato entra in area da posizione centrale, ma si defila troppo, fino a giungere a tu per tu con il portiere che gli chiude lo specchio di porta e respinge la conclusione in angolo.
Al 26′ il primo ammonito della gara, Ndicka per fallo su Osimhen.
Al 31′ uscita al limite dell’area di Meret che risolve una situazione pericolosissima con due giocatori dell’Eintrecht soli davanti la porta, grazie ad un pallone smarcante di Kamada.
Al 40′ il gioco è interrotto per soccorrere Lobokta toccato duro a centrocampo.
Al 42′ è ancora Kvartskhelia che si vede negare la gioia del goal da Trapp che manda in angolo una conclusione ravvicinata.
Concessi 2′ di recupero dall’arbitro Antony Taylor; ma a pochi secondi dal termine ecco che il risultato di parità si sblocca: è il solito Osimhen che servito da un traversone dalla destra di Politano, accende i razzi, decolla in cielo e di testa manda il pallone dove per Trapp è impossibile arrivare. Il Napoli è in vantaggio.
Nel secondo tempo, al 51′ ruba palla Kim sulla trequarti, si accentra verso l’area e improvvisatosi attaccante, scarica di mancino una conclusione all’esterno della rete: applausi a scena aperta per il coreano.
Passano appena 2′ ed al 53′ c’è raddoppio di Osimhen che raccoglie un cross rasoterra di Di Lorenzo e segna il più facile dei goal. Apprensione però sugli spalti, poiché il nigeriano nel mandare il pallone in area si infortuna e resta a terra. Tutto tranquillo, appena un minuto, si rialza e si gioisce per il raddoppio.
La prima vera parata di Meret è al 57′ su conclusione ravvicinata di Kamada, azione però dubbia per presunta posizione di fuorigioco.
Dopo due minuti, al 59′ c’è una bella rovesciata di Borrè fuori però dallo specchio di porta.
E’ ancora il Napoli in attacco con Kvaratskhelia che al 61′, con una conclusione rasoterra a giro, manda il pallone sul secondo palo, ma c’è la respinta da Trapp.
Altri due minuti, Taylor vede un atterramento in area di Zielinski e concede la massima punizione; è il polacco che si avventa sul dischetto e con un tiro preciso, insacca alla destra del portiere tedesco. Napoli 3 – Eintracht 0.
Inizia a questo punto il valzer delle sostituzioni per il Napoli: al 66′ vengono sostituiti Kim e Politano per Juan Jesus e Lozano e successivamente al 73′ Kvaratskhelia e Zielinski con Elmas e Ndombelé.
Ammonito per il Napoli anche Juan Jesus al 77′, che rimedia il primo cartellino giallo per gli azzurri.
Infine all’81’ esce Osimhen tra gli scrosci di applausi di tutto lo stadio per consentire l’ingresso seppur per pochi minuti di Giovanni Simeone.
C’è ancora il tempo, all’ 84′ per un calcio d’angolo per l’Eintreicht, che si conclude con l’intervento in presa bassa di Meret che districa la situazione e una successiva parata del portiere azzurro all’88esimo.
Dopo appena 2′ di recupero concessi dall’arbitro, c’è il triplice fischio di Taylor e la consacrazione della conquista per la prima volta nella storia calcistica del Napoli, della qualificazione ai quarti di finale di Champions League.
Ed ora aspettiamo le urne di venerdi 17 marzo, dove alle ore 12:00, vedremo gli accoppiamenti dei quarti di finale, ma con la consapevolezza che questa volta il venerdì 17 non fa paura, sono gli avversari del Napoli che devono avere timore degli azzurri !