Lotteria dei rigori fatale per il Napoli: eliminato dalla Coppa Italia

Il quart’ultimo rigore della serie, di Lobotka, mandato fuori dallo specchio di porta, consente agli uomini di Balardini di espugnare il Maradona e passare ai quarti di Coppa Italia.
Dieci cambi, con il solo Meret risparmiato, rispetto a quanto visto pochi giorni orsono contro i bianconeri, con tre esordienti dal primo minuto quali Gaetano, Zerbin e il neo acquisto Bereszynski, danno vita ad una formazione completamente rivoluzionata che avrebbe tuttavia potuto superare il turno degli ottavi di Coppa Italia, se a 3′ dalla fine non fosse stata raggiunta da una rete di Afena-Gyan.
L’incontro si era messo subito in salita, con il vantaggio della Cremonese (al 18′) con Pickel, a completamento di un’azione di contropiede di Okereke, che raccoglieva un traversone dalla sinistra dopo il liscio clamoroso di Ciofani.
Ma il Napoli non si è mai abbattuto e ha rimesso subito la partita sui giusti binari dopo appena 15 minuti, grazie a Juan Jesus, ha raggiunto il pareggio mandando di testa il pallone alle spalle di Carnesecchi, dopo un batti e ribatti nell’area piccola e dopo che il pallone aveva colpito la traversa con Simeone.
Successivamente, sono stati sufficienti appena tre minuti, ed ecco che il Napoli ha raddoppiato con Simeone che schiaccia di testa un pallone ben calibrato di Zerbin dalla sinistra.
Sembrerebbe tutto fatto, il Napoli amministra per l’intero incontro, senza mai affondare con cattiveria e in qualche occasione sfuma la rete della tranquillità, ma a 3′ dalla fine, succede l’imprevedibile: una indecisione di Bereszynski favorisce Afena-Gyan che manda le squadre ai supplementari, con un pallonetto di testa che lascia Meret immobile tra i pali.
Nonostante gli innesti di Kim, Zielinski, Lobotka, Anguissa, Politano e di Osimhen che costringe Carnesecchi ad una parata miracolosa e sul tapin Simeone manda il pallone sul palo prima e sulla traversa poi, e la sopraggiunta superiorità numerica nel primo tempo supplementare, al 100′, per una doppia ammonizione di Sernicola, il Napoli non riesce a superare l’ostacolo Cremonese ed evitare la lotteria dei rigori.
Il nubifragio, in campo e sulle tribune (assurdo per una stadio blasonato di Serie A), che accompagna i tiri dagli undici metri, non favorisce Lobotka subentrato nel finale e il pallone si perde sul fondo; mentre è ancora Afena-Gyan che non sbaglia l’ultimo penalty e manda la Cremonese ai quarti di finale di Coppa Italia.
La maglia “al bacio” di San Valentino, indossata stasera al Maradona e che verrà venduta per sostenere delle Onlus partenopee, non ha portato fortuna agli uomini di Spalletti. Lo stesso dicasi per l’inedita terna arbitrale tutta al femminile che ha fatto l’esordio al Maradona, con il fischietto assegnato a Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione di Livorno e che si è avvalsa degli assistenti Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti. Troppi chiaroscuri nelle decisioni arbitrali, apparse in qualche circostanza tardive; c’é ancora tanta strada da percorrere per il fischietto livornese, ma sicuramente la novità è beneaugurante.
A conclusione di una serata da dimenticare anche un falso allarme di ervacuazione nel corso della conferenza stampa di Spalletti che ha impedito che la stessa si potesse svolgere regolarmente.
Insomma, una serata tutta storta, da dimenticare al più presto: ed ora alla prossima, l’obiettivo principe della stagione ci aspetta !